Musicoterapia umanistica

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APPROCCIO FENOMENOLOGICO
Il musicoterapeuta interagisce con persone le cui diagnosi sono state emesse dai servizi sanitari ufficiali competenti e responsabili dei percorsi terapeutici. La persona, sia essa bambino, ragazzo, adulto è accolta per partecipare al “fare musica”. Inizia una storia in musicoterapia che porterà verso eventi che nessuno può conoscere. Il superamento del giudizio (epoché) è un modo di vivere e rapportarsi con la realtà, che il professionista riesce a fare proprio attraverso il percorso formativo.
Come scrisse Edith Stein, rapportarsi con una persona è porsi in relazione con ciò che si vede, si sente, si può toccare, ossia con la corporeità propria in relazione con la corporeità dell’altra persona.
“Soggetto dell’empatia […] è il noi […] Una singola azione ed altrettanto una singola espressione – uno sguardo o un sorriso – possono perciò offrirmi la possibilità di gettarmi nel nucleo della persona” Edith Stein Il problema dell’empatia ed. Studium, Roma, 1998.
Noi siamo corpo e tutto accade all’interno del corpo (emozioni, sentimenti, desideri, tensioni, sguardi, intonazione della voce, gesti, nei movimenti ecc). Husserl parla del Körper (il corpo fisiologico, anatomico), del Leib (il corpo che si emoziona), dello Schema Corporeo (il corpo che assume posizioni diverse negli ambienti), del “corpo vivente linguistico” (“il linguaggio è già in un contatto originario con la cosa e per questo può fare quello che fa: nominarla”, cfr Carlo Sini, Idoli della conoscenza, Cortina 2000); in musicoterapia umanistica è il Corpo vibrante, il luogo e il tempo del percepire il mondo circostante, le persone presenti, se stesso.
Il Corpo Vibrante è l’esempio utile all’uomo per prolungare se stesso mediante la costruzione degli strumenti musicali. La musica è così dentro all’uomo (la Prima Orchestra, il Corpo Vibrante) da essere costantemente riproposta e ricreata in ogni tempo (la storia delle popolazioni) e luogo (la geografia).
In musicoterapia il “fare musica” è ciò che consente un dialogo fatto di movimento, gesti, posture, sguardi, parole, ordine ritmico. Il suono è, per sua natura, relazione perché per essere tale c’è il mondo ed il percepire il mondo La persona, sia esso bambino, ragazzo, adulto, è protagonista della sua storia e delle esperienze che accadranno in musicoterapia. Attraverso lo sperimentare si verificheranno i cambiamenti interiori che caratterizzano l’efficacia di un agire terapeutico.