UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA…

Ho il piacere di raccontare la mia esperienza dopo un’estate un pò insolita, perché è la prima estate in cui ho attraversato l’Italia in lungo e in largo in auto. Avevo già esperienza di viaggi lunghi, avendo parenti in regioni lontane e anche per il fatto che nel 2019 ero partita a bordo della mia auto, assieme al cane al gatto, per andare verso Nord e attraversare alcuni stati fino alla Svezia, un viaggio durato quasi quattro mesi.
A fine marzo, nel 2020, è andata in onda una trasmissione nel programma ‘Che ci faccio qui’ Rai3, condotta da Domenico Iannacone, con una puntata intitolata ‘Giulia e Giulia’. Chi erano le due Giulie?
La sottoscritta e la sua maestra di musicoterapia.
Due Giulie che già si conoscevano da tempo, perché fu proprio l’altra Giulia a farmi riscoprire la musica e a ispirare i miei genitori sul mio percorso. Sono stata iscritta a una scuola di musica molto presto, già all’età di tre anni e mezzo.
Dopo la bellissima trasmissione, sono stata contattata da centinaia di persone da tutta Italia e qualcuno anche dall’estero. Mi sono trovata un po’ in difficoltà perché stavo frequentando una bella scuola di grafica, dove ho preso una qualifica professionale, e terminava nel mese di giugno dopo gli stage e gli esami finali. Non era semplice presenziare dalla mattina alla sera a scuola e agli stage, e al contempo essere travolta dall’ondata mediatica, avevo dei bei colpi di sonno davanti al computer, devo dire che alla scuola sono stati molto carini e pazienti.
Nel giro di 4 mesi sono riuscita a rispondere ai messaggi e alle mail che arrivavano, scusandomi di volta in volta per il ritardo.
Quando è terminata la scuola ho iniziato il tour italiano: dal Friuli alla Puglia, ho partecipato a una serie di eventi a cui ero stata invitata per suonare ed espormi.
Tra cui: “La notte dei lettori” sotto la loggia del Lionello a Udine, il “Festival della Lentezza” a Parma, il “BeHeart Festival” a Latisana, “Omaggio agli Ulivi” in Puglia, esibizione in un parco archeologico sotto le stelle sempre in Puglia, “Festival Bosco” a Civezzano (TN), partecipazione musicale al Bosco delle fate a Padova, partecipazione musicale per una raccolta fondi destinata a “Still I Rise” di Nicolò Govoni, partecipazione musicale a un coro di Edimburgo, esibizione musicale alla Fraternità di Romena, esibizione musicale a Pontedera per “La nota del dono”, video musicale sulla terrazza panoramica di Terricciola, esibizione musicale ai Frati di Assisi, partecipazione musicale per la presentazione di un Club sportivo a Tarvisio; esibizione musicale a una mostra d’Arte allestita a Tarcento.
Ho poi suonato due brani accompagnata dal pianista e dalla violinista di Andrea Bocelli, ed è stata un’esperienza a dir poco unica suonare con dei musicisti virtuosi.
Certo, per via della sordità, ho fatto e faccio molta fatica a migliorarmi tecnicamente con il violoncello, devo ricercare un metodo che mi consenta di superare gli ostacoli legati soprattutto all’intonazione, e per ora trovo utile creare dei piccoli segni sulle corde, in modo che possa riconoscerli e usarli come riferimenti.
Andrebbero perfezionati, al momento mi servo di un pennarello con cui faccio i segnetti, e poi fisso il colore con un pò di colla attack, che lascia anche piccole sporgenze riconoscibili al tatto.
Il resto è riconoscibile attraverso le vibrazioni.
Ancor oggi ricevo richieste di partecipazione a eventi vari e non solo eventi, anche progetti di varia natura, soprattutto rivolti a un pubblico giovanile, ragazzi delle scuole.
La visibilità mediatica è stata un’esperienza intensa, a tratti difficile, ma quello che mi ha portato è stato bellissimo, nuove conoscenze, nuove storie, nuovi progetti, nuove possibilità. A breve lascerò la mia città natale e mi sposterò in una città da cui sarà più semplice viaggiare verso altri luoghi, un pò più ‘centrale’ anche se sempre in zona nordica.
Continuerò nel mio impegno e passione di scoprire la musica, soprattutto il violoncello, sperando di trovare sistemi sempre migliori, e proseguirò anche con i progetti che vorrei realizzare (sono tanti ma ne basta almeno qualcuno).
Giulia Mazza