Bambini non vedenti

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L’intervento in musicoterapia offre ai bambini non vedenti o con ipovisione l’opportunità di esplorare il mondo circostante in modo gioioso, guidati dai suoni. La dimensione spazio – tempo è resa viva attraverso la presenza delle onde sonore (improvvisazione comunicativa al pianoforte). Il suono è onda di energia, spinta al movimento. Attraverso il movimento che si fa più sicuro, il bambino impara a cogliere la relazione fra se stesso e gli altri, appropriandosi della sicurezza che gli permette di essere protagonista ed autonomo del suo agire, dei suoi apprendimenti, del dialogo con gli altri.

ASPETTI MUSICALI
Attraverso la Relazione Circolare, il bambino sperimenta se stesso, la propria corporeità in modo attivo vivendo emozioni che lo spingono ad agire. La coordinazione orecchio – occhio – mano, orecchio – occhio – piede diventa ancor più importante quando ci si trova nella situazione della cecità o di un modo particolare e soggettivo di vedere (ipovisione). Vedere e guardare, come udire e ascoltare, sono modi di percepire la realtà che prevedono l’intenzionalità e la volontà. Un bambino può anche vedere, a modo suo, ma si rifiuta di guardare. Un bambino non vedente può rifiutare di collaborare per imparare ad orientarsi nello spazio, a servirsi della mani per conoscere il mondo circostante, per leggere e scrivere. 
Interagire col bambino significa accogliere i suoi “no”, per far sorgere in lui il desiderio e la volontà di sperimentare qualcosa di nuovo. 
Un bambino ipovedente utilizza il guardare a modo suo, così come il bambino non vedente elabora strategie per muoversi con sicurezza nello spazio – tempo, secondo il suo modo di essere e percepire. Nella Relazione Circolare i professionisti (musicoterapeuta e professionista collaboratore, con la presenza dei genitori) imparano a cogliere i messaggi, i segnali che il bambino manifesta, utili a scoprire in quale modo egli percepisce e si organizza nelle sue azioni. Il linguaggio verbale che scaturisce è frutto delle esperienze vissute, è un linguaggio conquistato, per questo ricco di significato comunicativo.