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LA MUSICOTERAPIA OGGI, LEGGE 4/2013, NORMA UNI SULLE ARTITERAPIE 11592, EQF

Come è nata la musicoterapia in Italia?
La situazione di oggi. 
La legge 4/2013 chiarisce che ogni nuova professione deve avere una connotazione culturale e professionale propria e specifica. La norma UNI 11592 è stata resa pubblica nel mese di ottobre 2015. La norma sottolinea le specificità culturali e professionali delle artiterapie.
Per chiarire quali sono le specificità della musicoterapia occorre fare un tuffo nel passato per apprezzarne le origini.

Possiamo collocare la nascita della musicoterapia, fra gli anni settanta/ottanta. Le esperienze in atto dai primi decenni del sec. XIX presso paesi dell’America e dell’Europa sono state la motivazione a introdurre il termine “musicoterapia”, nel nostro paese. Ad Assisi, presso la Cittadella Christiana, è stato istituito il primo corso di musicoterapia. 
All’estero, in particolare nel mondo culturale anglosassone, la musicoterapia è sorta a partire dal “fare musica” ad opera di musicisti. Nel tempo, si delinearono due modi distinti di intendere la musicoterapia: 
• uno fondato sulla fruizione di brani musicali registrati (musicoterapia passiva); 
• l’altro fondato sui processi creativi attraverso il “fare musica” (musicoterapia attiva).

La musica all’interno della musicoterapia, in Italia, è stata vista e considerata da professionisti specializzati in altre discipline o professioni.

Da queste premesse sono sorti i primi corsi di musicoterapia. Questo dato storico merita attenzione.

Per accedere agli studi di musicoterapia NON era necessario avere conoscenze musicali. In breve tempo sono sorte associazione al fine di istituire corsi in numero crescente, distribuiti sul territorio nazionale.

Nel contempo gli studi di musicoterapia si sono diffusi in sempre più numerosi paesi del Nord Europa e del mondo. I Congressi di carattere europeo e mondiale hanno fatto incontrare professionisti e condotto verso percorsi per creare uno spazio professionale per la musicoterapia. Nei paesi anglosassoni, negli USA e nel Nord Europa, la musicoterapia ha assunto via via un carattere istituzionale. Le conoscenze, le abilità e le competenze musicali richieste per l’accesso ai corsi di musicoterapia erano e sono di carattere professionale. La musicoterapia è per i musicisti.
In Italia, nei corsi di musicoterapia sempre più numerosi, salvo eccezioni rarissime, non sono state richieste competenze musicali. 

In Italia, il 14 gennaio 2013, esce la legge n. 4 sulle nuove professioni.
Questa legge mette in chiaro le differenze fra professioni regolamentate e non regolamentate.

LE PROFESSIONI REGOLAMENTATE
E’ definita tale l’attività riservata per disposizione di legge o non riservata, il cui esercizio è previsto solo a seguito di iscrizione in ordini o collegi subordinatamente al possesso di: 
• qualifiche professionali o all’accertamento delle specifiche professionalità (D.P.R. 7/08/2012 N.137).
• Sono disciplinate da leggi speciali e dal codice civile artt. 2229 e ss c.c.

LE PROFESSIONI NON REGOLAMENTATE
• Tutte le professioni che non hanno ottenuto il riconoscimento legislativo.
• La figura dell’Arteterapeuta rientra tra le professioni non regolamentate.
Sono ora disciplinate dalla LEGGE 14 GENNAIO 2013 N. 4: «Disposizioni in materia di professioni
non organizzate».

Art. 1 della legge 4 / 2013
Oggetto e definizioni

1. La presente legge, in attuazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione e nel rispetto dei principi dell’Unione europea in materia di concorrenza e di liberta’ di circolazione, disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi.

2. Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l’attivita’ economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attivita’ riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attivita’ e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.

La lettura dell’art. 1 ai punti 1. e 2. della legge 4/2013 fa emergere un elemento fondante: ogni nuova professione deve avere una connotazione specifica.
La musicoterapia è una attività artistica e, in quanto tale, non può essere confusa con attività riservate ad altre professioni, nello specifico con quelle sanitarie. 
La parola “terapia” inserita nel termine “musicoterapia”, è rimasta nel testo di legge perché utilizzata negli altri paesi del mondo, e perché è intesa non in accezione medica, ma come attivazione di uno stato di benessere in generale.

L’applicazione della legge 4/2013 ha richiesto la costituzione di commissioni tecniche presso l’UNI, dedicate ad ogni nuova professione.
Nel marzo 2013 è stato istituito il tavolo di lavoro GL11 UNI, dedicato alle Artiterapie.
La musicoterapia è stata collocata dentro alle Artiterapie.

La commissione del tavolo GL11, UNI, ha lavorato per circa due anni. 
Nell’ottobre 2015 la Norma UNI 11592 sulle Artiterapie è stata pubblicata. 
La Norma procede secondo canoni dettati dall’Europa. 
La Norma, in applicazione della legge 4/2013, valuta la preparazione del candidato arte terapeuta, attraverso la verifica di conoscenze, abilità, competenze.

In particolare, al professionista che desidera formarsi in musicoterapia (disciplina artistica di vertice all’interno delle Artiterapie) vengono richiesti: 
• titoli di studio musicali (laurea triennale); 
• EQF 6 (European Qualification Framework); 
• frequenza di un corso di 1200 ore.

La pubblicazione della Norma tecnica UNI, ha come naturale conseguenza, l’attivazione di esami di certificazione, che verificano la qualità della preparazione del musicoterapeuta, in termini di conoscenze, abilità e competenze.

Il giorno 12 dicembre 2015 infatti, , presso la sede APMM di Bergamo, si è svolto il primo esame di certificazione in Italia con la commissione FAC Certifica, ente certificatore a livello nazionale accreditato da Accredia (Accredia numero 071C dal 2007 clicca qui per verificare)

Ora sul nostro territorio operano i primi venti musicoterapeuti certificati in conformità con la Norma UNI 11592.

Il percorso storico della musicoterapia

Musicoterapia o musicoterapie?

La risposta, prende forma proprio a partire dalla storia di questa disciplina nel nostro paese.

“Per fare musicoterapia non occorre saper suonare, bastano alcune conoscenze di base”: siamo agli albori della musicoterapia, animata da numerosi corsi in tutta Italia, rivolti a chiunque. 
“Il musicista che esce dal conservatorio è in general modo nevrotico, e non può fare musicoterapia”: siamo agli inizi della storia della musicoterapia, senza ancora una propria identità, un’autonomia epistemologica.

Nel tempo, negli anni, attraverso il corso degli eventi, le cose sono cambiate.

L’APMM – Associazione Pedagogia Musicale Musicoterapia “Giulia Cremaschi Trovesi”- è stata fondata nel maggio 1991, allo scopo di creare lo spazio per una musicoterapia fondata sul “fare musica”.
Per “fare musica” occorre conoscere gli ingredienti che costituiscono la musica stessa. Ecco allora la necessità di procedere nella formazione, per chi possiede titoli di studio musicali. 
L’APMM è sede di pratica professionale, studi, ricerca, verifica, formazione, supervisione.
L’APMM è la bottega del maestro.
Così ha avuto origine la musicoterapia umanistica.

Dagli studi APMM, è sorta la FIM, nel maggio del 1998, (Federazione Italiana Musicoterapeuti) allo scopo di far conoscere gli esiti degli studi, ricerca, tuttora in corso, presso l’APMM.

Con l’approvazione della legge 4/2013 e la pubblicazione della Norma UNI 11592 (ottobre 2015), la musicoterapia dialoga con il mondo delle Artiterapie. La musica, disciplina artistica di vertice nella musicoterapia, è irrinunciabile.
Come documentato in “Musicoterapia arte della comunicazione” (ed. scient. Ma,Gi, Roma 1996), titolo del primo libro sulla musicoterapia pubblicato da Giulia Cremaschi Trovesi : la musica è origine di Arti e Linguaggio, a buon motivo la Musicoterapia è “arte della comunicazione”.

L’approvazione della legge 4/2013 e la pubblicazione della Norma UNI 11592 (ottobre 2015), potrebbero condurre verso una chiarezza sulle nuove professioni, in particolare sulle Artiterapie e sulla musicoterapia?

In realtà, legge e norma possono essere applicate o essere ignorate.

I professionisti dell’APMM e della F.I.M. hanno deciso di rispettare la legge 4/2013 e la Norma UNI 11592. La F.I.M. ha fatto parte del Tavolo di lavoro UNI GL11. L’applicazione della legge e della norma prevede le certificazioni, per i professionisti e la qualificazione di primo e secondo livello, per i corsi di musicoterapia.

Ancora una volta, le scelte sono a carico del professionista.
Il futuro della musicoterapia pertanto, è nelle mani di coloro che sanno utilizzare le conoscenze acquisite (sapere) per mettere in atto abilità (saper fare) con competenza professionale.

Ogni professionista è a contatto con un’utenza. Anche l’utenza sceglie il professionista, poiché nel “mercato” della musicoterapia, innumerevoli sono le proposte e le scelte teoriche.
Gli esempi provengono, per esempio dai genitori di bambini con problematiche differenti (autismo, assenza o ritardo di linguaggio, DSA, sordità, cecità, ipovisione, ROP, leucomalacie, sindromi rare ecc.). Costoro si avvicinano alla musicoterapia e cercano tra diversi professionisti.
C’è un “passa parola” fra le famiglie, c’è un ricercare sulle pagine web.
Le competenze diverse, tra diversi professionisti, generano ampie possibilità per l’utenza.

Quale credibilità ha raggiunto la musicoterapia fino ad oggi? Il futuro della musicoterapia è nelle mani di persone che sanno suonare in modo adeguato per creare un contesto comunicativo efficace e condurre la persona, verso il superamento di ostacoli, verso emozioni di gioia. 
La presenza di varie associazioni che hanno criteri diversi crea una concorrenza artistico-culturale-professionale, peraltro prevista dalla legge 4/2013.
L’utenza è alla ricerca di professionisti che agiscono in modo efficace.
La presenza di differenti “Musicoterapie” offrirà una scelta consapevole per chi vorrà intraprendere questa professione.

Il Direttivo F.I.M.

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