SCUOLA DI MUSICOTERAPIA: L’ESPERIENZA DI FRANCESCO E MARTINA

Siamo Francesco e Martina, decidiamo di scrivere queste righe insieme perché, nonostante sia difficile descrivere in poche righe quello che si vive per quattro anni all’interno della scuola di musicoterapia, vogliamo provare a raccontarvi la nostra esperienza di tirocinio, condivisa.

Siamo arrivati alla scuola di musicoterapia in modi diversi, ma il percorso ha unito le nostre differenti strade per condurci in un’unica direzione: la qualità della relazione. La musica è stata un elemento determinante. Ci ha aiutato a capire cosa significhi realmente la parola risonanza, intesa appunto come ri-sonare e quindi suonare con l’altro. Questo è il concetto chiave per entrare in una relazione autentica con una persona, senza giudizio. Ciascuno di noi va bene così com’è.

La realtà che abbiamo vissuto per quattro anni ha reso ciascuno di noi protagonista e facciamo fatica a descrivere efficacemente tutte le esperienze e le emozioni che abbiamo vissuto.

Il terzo anno della scuola di musicoterapia prevede che i corsisti si mettano in gioco con l’esperienza sul campo, questa voglia essere affiancamento a un professionista, ma anche esperienza diretta.

Decidiamo quindi di organizzare i nostri laboratori musicali assieme. L’idea nasce dalla proposta di un lavoro presso una residenza per disabili a Milano, successivamente pensiamo di allargare l’esperienza anche con un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia.

Le due realtà sono differenti, ma fin da subito stabiliamo gli obiettivi che vorremmo attuare nel corso del tempo. Iniziamo queste due esperienze durante il quarto anno. Prenderci un anno in più per incominciare ci ha permesso di “buttarci” a pieno in questo lavoro, più maturi e con minor timore.

Entrambi avevamo già lavorato con i bambini, ma grazie alla scuola di musicoterapia il modo di approcciarsi, il modo di relazionarsi, il modo di condurre un’attività sono notevolmente cambiati. Siamo noi a essere cambiati.

La nostra crescita è avvenuta nel corso dei quattro anni, grazie anche a vari momenti di formazione personale, fondamentali per il nostro cambiamento. Possiamo dire quindi che la scuola di musicoterapia è stata per noi una vera scuola di vita.

Il lavoro all’interno della residenza per disabili invece è stata un’esperienza nuova per entrambi. Il condurre insieme il laboratorio di musica all’interno della residenza ci ha aiutato ad avere un duplice e più completo punto di vista. Ci è stato utile nel condividere le emozioni, sempre molto forti e positive. Il lavorare in coppia è stata una bella scoperta.